Uno dei problemi di maggiore riscontro nel cane è senza dubbio rappresentato dai disordini dell’orecchio.
Non di rado la presentazione avviene con anamnesi di fenomeno ricorrente, più volte trattato nell’arco dell’anno, con recidive più o meno frequenti o con cronicizzazione della malattia.
Le due fasi indissolubili durante una visita riguardante le problematiche dell’orecchio sono:
1) un esame otoscopico che deve permettere di visualizzare i condotti nella loro interezza e che quindi va condotto spesso prima e dopo una pulizia dei condotti stessi
2) un esame citologico dell’essudato con prelievo mediante cotton fioc
L’esame citologico è quel test che permette di indirizzare il dermatologo verso eventuali approfondimenti diagnostici e comunque che permette in tempi brevi la scelta di una terapia iniziale che può essere molto diversa a seconda del riconoscimento della presenza di sovracrescita di batteri, presenza di infezioni, o di Malassezie, in contemporanea o meno alla presenza di biofilm.
L'esame otoscopico può essere condotto in via preliminare con uno strumento semplice a luce diretta oppure attraverso l'utilizzo di strumentazioni più sofisticate che permettono la visualizzazione del condotto uditivo esterno "a video" (Video-Oto-Endoscopia VOE). Quest'ultima si rende necessaria in casi di otiti esterne molto produttive (presenza di abbondante cerume o essudato) o nei casi di otiti con condotto molto ristretto o anche per stadiare alcune otiti e va condotta obbligatoriamente in anestesia generale
Gli scenari possibili nelle otiti del cane sono molteplici e a volte sono legati a malattie allergiche (ambientali o alimentari), o più raramente a malattie endocrine o immunomediate.
Spesso la causa delle otiti è dovuta a fenomeni concomitanti e l’iter diagnostico può essere a volte lungo e complicato. La terapia di elezione in caso di otite esterna è sempre locale.
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